La sicurezza al primo posto!

La sicurezza dei macchinari è disciplinata da una moltitudine di regolamenti, direttive, requisiti e normative da seguire scrupolosamente. Il massimo esperto di sicurezza di Axelent, cioè il consulente in sicurezza dei macchinari Matthias Schulz, fornisce alcuni spunti utili sugli sviluppi del settore, con cenni storici e previsioni per il futuro. Inoltre, illustra il suo libro Axelent Safety Book.

Matthias Schulz è un esperto indipendente di sicurezza dei macchinari e lavora come consulente per il settore industriale in Germania, Austria e Svizzera dall'inizio degli anni '90. I suoi corsi e i suoi libri fungono da punto di riferimento per migliaia di ingegneri in materia di valutazione dei rischi, riduzione dei rischi e documentazione tecnica relativamente alla sicurezza dei macchinari.

Come si è avvicinato al settore della sicurezza dei macchinari?

nanzitutto sono un traduttore tecnico qualificato, una qualifica che, almeno in Germania, è sinonimo di un certo livello di competenza in materia di ingegneria meccanica. Inoltre, ho lavorato per un'azienda che produce macchinari per stampaggio a iniezione. Ho realizzati numerosi disegni di macchinari al CAD e mi sono occupato anche di manutenzione. Dopo un po', ho realizzato di disporre della competenza e dell'esperienza necessarie per mettermi in proprio, all'incirca all'inizio degli anni '90.

Allora, il Marchio CE rappresentava una novità e ho iniziato a interessarmi di sicurezza dei macchinari. Ho cercato di documentarmi il più possibile sull'argomento e nel 1991 ho pubblicato un libro su come redigere i manuali istruzioni dei macchinari secondo i requisiti previsti per ottenere il Marchio CE. Allora, gli esperti in materia erano pochissimi e di conseguenza mi chiedevano spesso di tenere dei seminari sull'argomento, dagli aspetti legali a quelli tecnici, dai concetti di base a quelli più avanzati. Mi occupo ancora di questo aspetto. Ad esempio, nel 1997 ho iniziato a insegnare per la VDI, l'associazione degli ingegneri tedeschi, che vanta un'ottima reputazione a livello internazionale.


Qual è il suo ruolo in Axelent?

Nel 2008, sono stato incaricato da Axelent per assistere l'azienda e i relativi clienti per quanto riguarda valutazione dei rischi, riduzione dei rischi e marcatura CE. Nei primi 6 anni ho lavorato individualmente ad ogni caso, ma dal 2014 ho assunto la direzione di Axelent ProfiServices, una joint-venture tra ProfiServices, la mia azienda precedente, e Axelent GmbH, che offre consulenze di sicurezza dei macchinari e marcatura CE.

Oggi sono alla guida di un team interno ad Axelent che si occupa di tutti gli aspetti correlati alla sicurezza in diversi Paesi e per diversi clienti. Inoltre, mi occupo della formazione degli ingegneri in Axelent e organizzo i corsi di formazione di base sulla sicurezza che deve seguire ogni neoassunto in Axelent in qualsiasi parte del mondo.


Come è cambiato il settore della sicurezza dei macchinari negli ultimi 10 anni?

iamo assistito al rapido sviluppo di nuovi dispositivi elettronici, non ultimi i controller e i sistemi di controllo. Inoltre, come molti altri settori, anche quello della sicurezza dei macchinari è passato dalla sicurezza meccanica sotto forma di pannelli in rete, serrature e ripari, alla prevenzione mediante sorveglianza per mezzo di sensori ottici ecc. per evitare ogni possibile rischio.

In un certo senso, i ripari per macchine sono diventati un prodotto standard. 15-20 anni fa, ogni azienda realizzava i propri ripari specifici, mentre oggi la maggior parte delle aziende acquista sistemi standardizzati. I sistemi devono essere leggeri e facili da montare, e questo è possibile solamente se sono standardizzati.

Negli ultimi 10 anni sono aumentate anche la competenza e la consapevolezza dell'importanza dei ripari per macchine, ma non sono ancora disponibili corsi di formazione accademici in materia. Di conseguenza, per la formazione specifica è necessario rivolgersi al settore privato. In Germania, Axelent aiuta i docenti dell'istituto tecnico superiore di Aalen a integrare la sicurezza dei macchinari nei propri piani di studio. C'è ancora molto da fare in questo campo, ma la situazione sta migliorando.

Infatti, sempre più studenti dimostrano interesse per la sicurezza dei macchinari, almeno in Germania e Regno Unito.


Come prevede il futuro della sicurezza dei macchinari ad esempio tra 10 anni?

Il trend di Industria 4.0 è inarrestabile non soltanto in Paesi tecnologicamente avanzati come Germania e Svezia, ma anche in altri Paesi e regioni dell'Europa Occidentale come ad esempio l'Italia Settentrionale. Questo significa che i macchinari comunicheranno sempre più direttamente tra loro e in questo modo si ridurrà il numero di addetti che devono operare nelle strette vicinanze di macchinari pericolosi. La sicurezza sarà maggiormente incentrata sul monitoraggio e sul controllo dell'interazione tra uomo e macchina.

Poiché i macchinari funzioneranno in misura superiore senza supervisione da parte degli operatori, saranno necessari ripari migliori e più efficaci. Per questo motivo, in futuro assisteremo a una maggiore domanda di ripari intorno ai macchinari, soprattutto sotto forma di recinzioni.

Magari il concetto di Industria 4.0 non si diffonderà ovunque, ma l'automazione dell'industria manifatturiera è inarrestabile e interesserà tutto il mondo. Questo comporterà una maggiore attenzione alla sicurezza dei macchinari a livello internazionale e contribuirà a una crescita sostenuta del settore nei prossimi anni.

e persone inizieranno a lavorare a fianco dei robot o dei cosiddetti cobot o robot collaborativi, in grado di rilevare la presenza di persone nelle vicinanze regolando la propria velocità di lavoro per evitare ogni possibile rischio. Il futuro è già realtà, almeno nell'industria automobilistica in Germania e USA. Inoltre, sono già in fase di sviluppo piccoli robot specifici per la produzione di telefoni cellulari e computer, ad esempio in Cina. Tuttavia, come tutti i nuovi sviluppi, comportano nuove sfide da affrontare e nuovi regolamenti per disciplinarne l'uso. 


Quali sono le differenze principali tra i vari Paesi e continenti in termini di sicurezza dell'ambiente di lavoro?

In Europa Meridionale e Orientale, i nostri corsi iniziano da un livello prettamente basilare.Al contrario, in Italia Settentrionale, Germania e Svezia, gli addetti sono molto più preparati.

Il Nordamerica è simile all'Europa Occidentale, con un sistema strettamente regolamentato e standardizzato. Lo stesso vale per Giappone, Corea del Sud e in parte per Sudafrica e altri Paesi africani industrializzati.

I professionisti cinesi dimostrano un grande interesse e presentano un livello di esperienza elevato sia dal punto di vista della sicurezza dei prodotti che dei macchinari. Inoltre, sono convinto che in Cina assisteremo anche a massicci investimenti in materia di protezione dell'ambiente.

In India, la consapevolezza in merito alle problematiche correlate alla sicurezza è ancora piuttosto bassa. Le aziende più attente alla sicurezza dei prodotti e all'ambiente di lavoro sono quelle che hanno la sede generale al di fuori dell'India. Per il resto, il concetto di sicurezza sul lavoro è ancora piuttosto nuovo per l'industria indiana.

Numerose norme europee sono state adottate come norme ISO e viceversa, e di conseguenza sono applicate in tutto il mondo. Questo aspetto è di grande aiuto per i Paesi in via di sviluppo del Sudamerica e dell'Asia, che spesso non dispongono di una legislazione in materia di sicurezza sul lavoro.

Tutto sommato, assistiamo a una transizione verso sistemi di regolamentazione simili in tutto il mondo, e questo è uno sviluppo estremamente positivo.


Come potrà essere influenzato il settore dai cambiamenti di natura legislativa e dalla ricerca accademica?

Nell'Unione Europea è ancora in vigore la Direttiva Macchine del 2009, ma è prevista una nuova direttiva nel 2019. Non intravedo grossi cambiamenti dal punto di vista delle specifiche tecniche, ma mi auguro che il quadro giuridico sia semplificato e adattato alle esigenze attuali.

Come affermato in precedenza, la Direttiva Macchine non rappresenta una priorità per il mondo accademico, ma le organizzazioni che si occupano di ambiente di lavoro e infortuni sul lavoro stanno svolgendo i propri progetti in materia. Un ottimo esempio è l'Institut für Arbeitsschutz der Deutschen Gesetzlichen Unfallversicherung (IFA), cioè l'istituto nazionale tedesco per la salute e la sicurezza sul lavoro, che si occupa anche di prevenzione degli infortuni. Le prime ricerche condotte presso l'Università di Mainz erano volte a determinare la quantità di energia necessaria per avvertire un contatto, ferirsi o infortunarsi.

I risultati, in termini di valori limite, sono stati convertiti nelle nuove specifiche delle Parti 1 e 2 della norma EN ISO 10218 e nelle specifiche della norma ISO / TS 15066, che stabilisce i valori massimi dei livelli di potenza a cui può essere esposto un operatore umano. Le nuove specifiche completano la Direttiva Macchine. È molto interessante, almeno negli ambienti in cui le persone lavorano a stretto contatto con i cobot, come affermato in precedenza. 


A chi è dedicato principalmente il suo libro Axelent Safety Book?

Solamente in Europa, esistono circa 600 normative differenti in materia di sicurezza dei macchinari, dissuadendo molti ad affrontare l'argomento. Il libro riguarda solamente le dieci normative più importanti che devono essere considerate in tutti gli ambienti e le applicazioni.

Molti manuali sulla sicurezza dei macchinari sono rivolti agli esperti. Il nostro obiettivo era scrivere un libro rivolto anche ai principianti, senza competenze tecniche particolari. Molti dei decision-maker delle aziende sono più attenti agli aspetti finanziari, ma hanno bisogno anche di una competenza più approfondita delle problematiche correlate alla sicurezza sul lavoro e di comprendere che la sicurezza è più importante del profitto. Per questo motivo, il libro contiene numerose immagini e grafici con didascalie intuitive per illustrare i concetti più complessi.

Inoltre, anche gli ingegneri che attuano le norme di sicurezza possono commettere degli errori, che potrebbero essere evitati facilmente. Infine, un libro di facile lettura è una manna anche per gli ingegneri più esperti.


Secondo lei, qual è l'aspetto che rende Axelent una delle aziende leader del settore?

L'aspetto che distingue maggiormente Axelent dalla concorrenza è il livello elevato di competenza ed esperienza, non soltanto tra gli ingegneri che sviluppano i prodotti, ma in larga misura anche tra il personale di vendita a livello internazionale.

Le nostre consulenze sono estremamente apprezzate e lavoriamo in stretta collaborazione con gli istituti di standardizzazione, per rimanere sempre all'avanguardia nello sviluppo e aggiornati in merito ai cambiamenti di natura legislativa.

Inoltre, Axelent offre una soluzione completa basata su un sistema standard senza bulloni, versatile e facile da assemblare, con un vasto assortimento di prodotti complementari.

Ampliamo continuamente la nostra gamma di prodotti con innovazioni che spesso emergono dall'ascolto delle richieste, dei suggerimenti e delle idee dei clienti. Il loro contributo è estremamente prezioso e ci consente di rafforzare la nostra posizione sul mercato.

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